Il maestro Pistilli tiene il corso di sassofono, clarinetto e flauto traverso.
Si diploma presso il Conservatorio di Santa Cecilia e si laurea con il massimo dei voti presso il Conservatorio di musica di Perugia.
Suona in svariate formazioni che spaziano dal funk-fusion, jazz, pop e big band. Ha registrato alcuni dischi come solista apprezzati dalla critica internazionale del settore (Jay Graydon, Narada Michael Walden, David Foster, Eumir Deodato) nord Europa e Giappone con ospiti internazionali quali David Pack ( pluri Grammy Award winnig), Eric Tagg (Lee RitenourBand), Phil Sheeran (Rippingtones, Eric Marienthal, Harvey Mason, David Benoit, Brandon Fields, Ricard Elliot ed altri) , Annemarie Bush (Britney Spears). Collabora attivamente con alcuni arrangiatori e compositori, musical in qualità di polifiatista (Avenue Q, Broadway musical).
Collabora ed ha collaborato con :
ORCHESTRA FILARMONICA DI ROMA (in qualità di solista) – ALL MUSIC BIG BAND – ORCHESTRA POPS DI ROMA – M° RENATO SERIO – RICCARDO BISEO – MARCELLO ROSA – MARCO TAGGIASCO – DAVID PACK – ERIC TAGG – GIANNI ODDI – ANNEMARIE BUSH – PHIL SHEERAN – ROBERTO COLTELLACCI – GIANCARLO CAPO – VANESSA JAY – LUCA CASAGRANDE – CARLOS SARMIENTO – FELICE REGGIO – TAODUE FILM – WENDY D. LEWIS – NADIA STRACCIA – ALDO BASSI- PIERA PIZZI – DIE MERCUZIO KLEINE BANDE – BLUES PREACHERS – SUSANNA STIVALI – FABIO PENNA – RIZIERO BIXIO – ROSARIO GIULIANI – TIZIANO RUGGERI – STEFANO CAPASSO – DANIELE LORETI – CLAUDIO CORVINI – PAOLO RECCHIA – TUSCIA WIND ORCHESTRA – BRUSCO – CREUZA DE MA – NUMINOSO ENSEMBLE ed altri.
“Gabriele Pistilli è la versatilità: nella musica così come per la tecnologia (una passione sfegatata per Apple) presenta un tiro decisamente giovanile, dal Funk al Jazz, passando per il Pop e il Soul- Blues. E’ decisamente una ottima forchetta, ma con stile. Come un buon vino che migliora con l’età, lo riconoscerete dalle pentatoniche fruttate e i toni scuri, ottimo accompagnamento per Intro di carne, o portate più succulente dal sapore ritmico. Ottimo anche per uno Smooth Jazz di fine pasto. Che altro? Ah sì, un vago sentore di sigaro, ma solo nel tempo libero: non fuma mai sul lavoro.”